WE NEED MONEY!

uno spettacolo-crowdfunding di Fanny & Alexander

 


con Consuelo Battiston, Marco Cavalcoli e Chiara Lagani | e con i partecipanti del laboratorio “Siamo uomini o azionisti?” Andrea Argentieri, Samuela Bacchereti, Paolo Banzola, Irene Dal Pozzo, Fabrizia Frizzo, Camilla Lopez, Silvia Mazzavillani, Denis Melandri, Rosa Miele, Fabrizio Montevecchi, Neera Pieri, Antonella Sangiorgi e tutto il pubblico in sala |  bambina (voce e video) Uma Fontana | live electronics, progetto sonoro e musiche Emanuele Wiltsch Barberio | video live a cura di Gerardo Lamattina in collaborazione con Mattia Costa (FILM-LIVE) | abat-jour by ZAPRUDERfilmmakersgroup | video bambina Gerardo Lamattina | ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani | drammaturgia e costumi Chiara Lagani | regia, spazio scenico, luci Luigi De Angelis | costumi vallette Monica Bolzoni/Bianca e Blu operatore del Sistema Sergio Carioli operatore delle luci Nicola Fagnani | fonico Federico Tanzi | cura dell’allestimento Audio 73 | organizzazione e promozione Ilenia Carrone | amministrazione Debora Pazienza | social media partner fattiditeatro | produzione E / Fanny & Alexander in collaborazione con Olinda | si ringraziano Claudio Calveri, Gianni Colosimo, Irene Dal Pozzo, Gerardo Lamattina, Maayan Licht, Ottica Feletti, Dario Procopio, Michele Trimarchi, Giorgia Turchetto, Rosita Volani e tutti i donatori presenti e futuri dello spettacolo


 

Si dice che l’arte non ha prezzo… Da oggi ce l’ha!” (crowd-slogan)

Un’assemblea di aspiranti azionisti è convocata in un teatro per discutere le linee guida di un paradossale crowdfunding che permetterà a chi dona qualcosa di procacciarsi, come reward o ricompensa, una percentuale dell’opera teatrale che ne è oggetto. A poco a poco il banditore o presidente di quella riunione, che si fa chiamare Scrooge dai convenuti, si rivela anche l’attore principale dello spettacolo in questione, per realizzare il quale è stato indetto il crowdfunding. Ma di che parlerà un simile spettacolo poi? Naturalmente di un’assemblea di soci, raccolti in un teatro, in riunione permanente per determinare il destino di uno spettacolo di cui sono in varia misura azionisti. E così tra incursioni di ospiti stravaganti, epifanie di fantasmi provenienti dal passato, dal presente e dal futuro (attirati dall’assurdo e mefistofelico personaggio di nome Scrooge, che appartiene forse da sempre a un’altra storia), tra interviste semiserie ad artisti, baristi, fuochisti e specialisti, tra continue, estenuanti trattative, si decide alla fine per la messa in scena, sempre in fieri e provvisoria, di uno spettacolo che avrà per tema la stessa stravagante storia: quella di un crowdfunding indetto per finanziare uno spettacolo che parla di crowdfunding.

Ma se non ci saranno soldi per produrlo? Allora si bandirà un crowdfunding. In un’assurda spirale di sensi e controsensi lo spettacolo si fa specchio di un’epoca disfatta in cui arte e mercatura, denari statali e orizzontali, engagement e entertainment, new & old economy, pratiche virtuose e circoli viziosi, disinteresse e conflitto di interesse sono al centro di una strana, carnevalesca bagarre che ha per centro rimosso forse proprio e ancora una volta un valore, quello dell’arte nella vita umana.

Il crowdfundinding, che è cuore dello spettacolo, è attivo fino al prossimo Natale su www.derev.com, e permetterà ai donatori, finanziando il progetto, di modificarne i contenuti nelle sue repliche future: partecipa anche tu!