Fanny & Alexander è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis e Chiara Lagani. Produce spettacoli teatrali, progetti video e cinematografici, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, pubblicazioni, convegni e seminari di studi, festival e rassegne.
Luigi de Angelis è regista, scenografo, filmmaker, light e sound designer (suo maestro Luigi Ceccarelli), compositore. Ha studiato canto gregoriano, pianoforte. Le sue regie e ideazioni partono sempre da una interrelazione tra musica, spazio sonoro e spazio scenico, prendendo spunto dalle arti figurative e dal repertorio musicale contemporaneo.
Chiara Lagani è drammaturga, scrittrice, studiosa del linguaggio, traduttice e attrice. Da anni compie un complesso lavoro di tessitura culturale e indagine tematica assieme a studiosi e ricercatori tra cui Stefano Bartezzaghi, Margherita Crepax, Florence de Meredieu, Alan Jay Edelnant, Jean Jacques Lecercle, Luca Scarlini, conducendo laboratori formativi in Italia e in Europa, ma anche partecipando a conferenze in contesti universitari (Università Cattolica di Leuven – Belgio, Università di Rennes – Francia, Università La Sapienza di Roma, Dipartimento Spettacolo del Dams di Bologna) o centri culturali e teatrali.
Le produzioni di Fanny & Alexander annoverano, tra le altre, PONTI IN CORE (1996), REQUIEM (2001), ALICE VIETATO > 18 ANNI (2003), il progetto triennale ADA, CRONACA FAMILIARE (2003-2005), HELIOGABALUS (2006), STREPITO (2006), il progetto su Tommaso Landolfi con gli spettacoli AMORE (2 atti) (2007) e K. 313 (2007) e il progetto pluriennale in corso sul Mago di Oz con gli spettacoli realizzati DOROTHY, SCONCERTO PER OZ (2007), HIM (2007), KANSAS (2008), EMERALD CITY (2008), EAST (2008), THERE’S NO PLACE LIKE HOME (2009), KANSAS MUSEUM (2009), SOUTH (2009), NORTH (2009), WEST (2010).
Tra le recenti produzioni, Trilogia della città di K. – vincitore di 5 Premi UBU, Nina, Manson, Maternità da Sheila Heti (Sellerio editore), Addio Fantasmi dal romanzo di Nadia Terranova (Einaudi editore), Storia di un’amicizia, versione teatrale de L’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O), Se questo è Levi – vincitore di due Premi UBU, e Sylvie e Bruno da Lewis Carroll nella traduzione di Chiara Lagani per Einaudi (2021), finalista Premi UBU.
Il lavoro di Fanny & Alexander nell’ambito del teatro musicale vede una produzione copiosa. Tra i progetti più recenti, nel 2022 la compagnia, con la regia di Luigi De Angelis, ha curato l’allestimento dell’opera Il ritorno di Ulisse in Patria (Giugno 2022, Teatro Ponchielli, Cremona) e del Lohengrin di Richard Wagner (Novembre 2022, Teatro Comunale, Bologna), mentre è del 2023 l’allestimento de Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini presso il Teatro Sociale di Rovigo, il Teatro Alighieri di Ravenna, il Teatro Verdi di Pisa. Sempre nel 2023 debutta Nina, lavoro di teatro musicale dedicato a Nina Simone, la cui interpretazione è affidata alla pluripremiata soprano statunitense Claron McFadden.
Dal 1999 collabora col fotografo Enrico Fedrigoli e nel 2003 Luigi de Angelis cura assieme a Marco Martinelli (regista e drammaturgo del Teatro delle Albe) per l’editore Longo “Ravenna viso-in-aria”, un libro fotografico che disegna un ritratto per immagini della città e del suo tessuto urbano come sfaccettato mosaico di strutture architettoniche industriali, corpi, visioni teatrali, topoi monumentali.
Dal 2001 collabora per la realizzazione di opere video e cinematografiche e per l’utilizzo del mezzo video in teatro con il gruppo di filmmakers Zapruder Filmmakersgroup, premiati all’Internationale Kurzfilmtage di Oberhausen col premio Werkleitz per “l’uso artistico straordinario del mezzo digitale” e presenti alla Biennale Cinema di Venezia con le loro recenti opere in 3D.
Dal 2003 la bottega d’arte è convenzionata con l’Università di Bologna per attività di tirocinî, che svolge con studenti della Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Forlì e con la Facoltà di Architettura di Cesena.
Nel 2004 fonda l’Associazione LUS, promossa dall’attuale direttore del Settore Cinema della Biennale di Venezia Marco Müller, con l’intento di dare forza ad un progetto di rinnovamento artistico del cinema italiano che parta dalla peculiare esperienza teatrale emiliano-romagnola. LUS comprende, oltre a F&A, anche la casa di produzione cinematografica Downtown Pictures, i Teatri Stabili Pubblici dell’Emilia Romagna Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro delle Albe – Ravenna Teatro, Socìetas Raffaello Sanzio, Teatrino Clandestino, Motus, Zapruder Filmmakersgroup.
Ha una regolare attività di giro che la porta in importanti festival e rassegne in Italia e all’estero. Spettacoli e progetti sono ospitati a Milano, Roma, Palermo, Venezia, Napoli, Verona, Firenze, Bari, Cagliari, Torino, Bologna, Parma, Trieste, Padova, Udine, Rimini, Mantova, Bolzano, Savona, Brescia, Cosenza, Salerno oltre che in numerose altre località italiane. Tra le città estere che hanno ospitato lavori di Fanny & Alexander si annoverano Berlino, Monaco di Baviera e Amburgo (Germania), Cardiff, Barry e Brighton (Gran Bretagna), Rennes, Lille, Annecy e Marsiglia (Francia), Bruxelles, Anversa e Leuven (Belgio), Lubiana (Slovenia), Zagabria (Croazia), Belgrado (Yugoslavia), Sarajevo (Bosnia e Erzegovina), Mosca (Russia), Budapest (Ungheria), Beirut (Libano), Tampere (Finlandia), Atene (Grecia), Skopje (Macedonia), Singapore, Groningen (Olanda), Uppsala e Stoccolma (Svezia), Evora (Portogallo).
Rapporti coproduttivi sono stati aperti in questi anni con: Ravenna Festival, La Biennale di Venezia, Kampnagel Hamburg di Amburgo, KunstenFESTIVALdesArts di Bruxelles, La Rose des Vents di Lille, Espace Malraux di Chambéry, Festival delle Colline Torinesi, Stuk di Leuven, Toneelhuis di Anversa, Drodesera>Centrale Fies, CRT – Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, Festival TTV di Riccione, Xing di Bologna, Macedonian Opera and Ballet di Skopje, Santarcangelo dei Teatri, Teatro Comunale di Ferrara, Napoli Teatro Festival Italia.
Nel 2006 porta a termine un progetto triennale a partire dal romanzo Ada di Nabokov, producendo spettacoli teatrali, eventi installativi e cinematografici, pubblicazioni e percorsi d’indagine letteraria. La presentazione integrale del progetto si è svolta nel giugno 2006 al Festival delle Colline Torinesi, in concomitanza con la pubblicazione per Ubulibri del libro Ada – romanzo teatrale per enigmi in sette dimore liberamente tratto da Vladimir Nabokov, con introduzione di Cristina Ventrucci e interventi di Chiara Alessi, Stefano Bartezzaghi, Marco Belpoliti, Margherita Crepax, Marina Grishakova, Rodolfo Sacchettini, Antonella Sbrilli, Luca Scarlini, Maria Sebregondi.
Nel 2007 viene pubblicato il dvd Rebus per Ada di Fanny & Alexander e Zapruder Filmmakersgroup per Luca Sossella editore: scheggia cinematografica del progetto Ada, cronaca familiare, un gioco di enigmi in forma di ossessivo sogno attraverso il romanzo stesso, con la consulenza enigmistica di Stefano Bartezzaghi.
Nel 2007 prende avvio un nuovo percorso di ricerca pluriennale della compagnia (2007-2010) basato sul Meraviglioso Mago di Oz di L.F.Baum. Il primo episodio è uno spettacolo di teatro musicale, omaggio dichiarato alle vertiginose Europeras di J.Cage, che include la prima esecuzione musicale dopo il XVIII secolo del Pygmalion di J.J.Rousseau e H.Coignet: Dorothy. Sconcerto per Oz debutta al Macedonian Opera and Ballet di Skopje, con repliche ad Amburgo e Berlino, al Teatro Comunale di Ferrara, al Teatro Palladium di Roma e al Teatro Alighieri di Ravenna. Nel 2009 prende parte a Opera Futura, progetto promosso dalla Regione Emilia Romagna il cui primo obiettivo è istituire una collaborazione effettiva tra teatri d’opera e compagnie di innovazione: South e North sono le due produzioni che ne risultano.
Fanny & Alexander nel 2010 completa con lo spettacolo West il percorso sul mago di Oz by The Wizard of Oz, sul quale realizza per la casa editrice Ubulibri il libro intitolato O/Z, Atlante di un viaggio teatrale.
Nel 2011 la compagnia inizia a lavorare su di un progetto triennale dedicato a T. E. Lawrence, più conosciuto come Lawrence d’Arabia. Lo spettacolo T.E.L. che inaugura il progetto debutta nel giugno 2011 a Napoli e a Torino presso il Napoli Teatro Festival Italia e il Festival delle Colline Torinesi e viene presentato a Santarcangelo, Ravenna, Evora (Portogallo), Roma, Modena, Firenze, Milano.
Il radiodramma 338171, TEL, ulteriore propaggine del percorso di indagine su Lawrence viene trasmesso in diretta da Radio Rai 3 in occasione del debutto di T.E.L.
Fanny & Alexander per le sue attività riceve il sostegno da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Ravenna.
Dal 2012 Fanny & Alexander, insieme a Menoventi, fa parte della E, cooperativa di artisti e organizzatori che cura la gestione dei progetti e delle creazioni.
AWARDS
2024
Premio UBU 2024 Miglior Spettacolo dell’anno (ex aequo)
A Trilogia della Città di K, di Federica Fracassi e Fanny & Alexander, adattamento e drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis
Premio UBU 2024 Miglior Regia a Luigi Noah De Angelis
Per Trilogia della Città di K, di Federica Fracassi e Fanny & Alexander, adattamento e drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis
Premio UBU 2024 Migliori Scene a Luigi Noah De Angelis
Per Trilogia della Città di K, di Federica Fracassi e Fanny & Alexander, adattamento e drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis
Premio UBU 2024 Migliori Luci (ex aequo) a Luigi Noah De Angelis
Per Trilogia della Città di K, di Federica Fracassi e Fanny & Alexander, adattamento e drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis
Premio UBU 2024 Migliori Progetto Sonoro a Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio
Per Trilogia della Città di K, di Federica Fracassi e Fanny & Alexander, adattamento e drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis
Premio ANCT – Associazione Critici di Teatro 2024 a Trilogia della città di K
Trilogia della città di K., un progetto di Federica Fracassi e Fanny & Alexander, realizzato sull’opera di Agotha Kristof, è un lavoro teatrale che profuma di ardita scommessa, ma soprattutto che vuole indagare con intelligenza ed eleganza la potenza del linguaggio, la forza di quelle parole, scritte sul Grande quaderno e che nel momento in cui vengono scritte divengono realtà o forse sublime menzogna. Parole, parole, parole che la scrittrice compone, mette insieme e con esse inventa o reinventa, modifica o plasma la realtà, facendo della propria intimità un’esperienza condivisa nella lettura delle pagine della trilogia. La Trilogia della città di K. rappresenta non solo il desiderio di dare corpo scenico all’opera della Kristof, ma soprattutto è un lavoro con cui Luigi De Angelis e Chiara Lagani di Fanny & Alexander, fanno i conti con la loro estetica, portano a magnificente realizzazione la loro costante riflessione sulla potenza del linguaggio, casa dell’essere. Al tempo stesso Federica Fracassi che considera la Trilogia della città di K, una sua dolcissima ossessione, s’annulla nell’incarnare i panni della scrittrice. E in ciò c’è lo spirito di un allestimento complesso, ambizioso, che rappresenta l’esempio di un mettersi al servizio della magia del teatro. Questo fanno Fanny & Alexander e Fracassi e tutto l’articolato cast dello spettacolo: ribadire la forza del teatro come magnifica invenzione, come spazio dell’azione che si fa pensiero e del pensiero che si fa emozione. Per questo loro appassionato creare, che dà conto di saper pensare in grande, va il Premio Anct 2024.
2019
Premio Speciale Ubu 2019
A Se Questo è Levi, regia Luigi Noah De Angelis, drammaturgia Chiara Lagani
Premio Ubu 2019 Miglior attore o performer Under 35 a Andrea Argentieri
Per lo spettacolo Se Questo è Levi, regia Luigi Noah De Angelis, drammaturgia Chiara Lagani
2011
Premio dello Spettatore – Teatri di Vita
Vi edizione (2010-2011), assegnato a West (spettacolo dell’anno) di Fanny & Alexander, drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis
2010
Premio Ubu 2010 Miglior attrice a Francesca Mazza
A Francesca Mazza per West e il ciclo di O/Z di Fanny & Alexander, drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis.
2005
Premio Speciale Ubu 2005 a Fanny & Alexander
A Fanny & Alexander per il viaggio pluriennale alla ricerca della grande letteratura compiuto in Ada, cronaca familiare, misurandosi con una realtà scenica che trascende la necessità di rappresentazione, attraverso una molteplicità di media e di chiavi espressive.
Premio Ubu 2005 Miglior attrice non protagonista a Francesca Mazza
A Francesca Mazza per Ada, cronaca familiare – Aqua Marina di Fanny & Alexander, drammaturgia Chiara Lagani, regia di Luigi Noah De Angelis, da Vladimir Nabokov.
2003
Premio Sfera Opera di Ricerca Cortopotere Anno Tre 2003
Assegnato a R for Redrum, drammaturgia Chiara Lagani, regia di Luigi Noah De Angelis, nel 2003 dalla giuria composta da Dario Catozzo (presidente), Ernesto Paganoni, Luigi Corsetti, Giovanni De Francesco, Daniela Previtali.
Per la capacità di fondere il linguaggio video con quello dell’avanguardia teatrale in un coinvolgente dramma ottico.
2002
Premio Speciale Ubu 2002 a Luigi Ceccarelli
A Luigi Ceccarelli per la partitura e la drammaturgia musicale di Requiem di Fanny & Alexander, drammaturgia di Chiara Lagani, regia di Luigi Noah De Angelis.
Premio Speciale 36mo Festival BITEF di Belgrado 2002
Assegnato a Requiem di Fanny & Alexander, drammaturgia di Chiara Lagani, regia di Luigi Noah De Angelis nel 2002 dalla giuria del 36mo BITEF International Theatre Festival composta da Milorad Miskovic, presidente, danzatore (Francia), Annie Dorsen, regista (USA), Rudy Engelander, studioso di teatro (Olanda), Nikita Milivojevic, regista (Yugoslavia), Isidora Stanisic, danzatrice (Yugoslavia).
Per la creazione di uno spazio teatrale a volte seduttivo a volte inquietante e di un lavoro non convenzionale e privo di compromessi che merita attenzione e incoraggiamento
Premio Speciale della Giuria per la migliore Musica e Sound Design a Luigi Ceccarelli al Festival MESS di Sarajevo 2002
A Luigi Ceccarelli per la migliore musica e sound design per Requiem di Fanny & Alexander, drammaturgia di Chiara Lagani, regia di Luigi Noah De Angelis
Premio Lo Straniero 2002 a Fanny & Alexander
Assegnato nel 2002 dalla giuria composta da Maurizio Braucci, Goffredo Fofi, Piergiorgio Giacchè, Alessandro Leogrande, Emiliano Morreale, Maria Nadotti, Monica Nonno, Fausta Orecchio, Paola Splendore (presidente), Dario Zonta.
Fanny e Alexander, ravennati, un gruppo teatrale che ha abbandonato spericolatamente un sentiero per loro già sicuro e cercato con Requiem un nuovo territorio in cui spazio natura immagine musica voce corpo possano integrarsi in una poesia che sposta il mito verso di noi con tutta l’incandescenza oggi possibile.
Premio di Produzione Riccione TTV 2002
Assegnato a R for Redrum, drammaturgia Chiara Lagani, regia di Luigi Noah De Angelis, nel 2002 dalla giuria composta da Franco Quadri, Ciro Giorgini, Andrea Lissoni, Anna Maria Monteverdi, Paolo Rosa, Francesca Airaudo.
Il video ricrea in modo singolarmente inconsueto una traccia subliminale dello spettacolo di partenza attraverso l’esasperazione patologica di un punto di vista deformato che trasfigura la materia.
Questa componente rilevante si inserisce in una struttura di eclettismo formale a tratti disomogenea ma sostenuta dall’intensità della tessitura sonora e visiva.
L’approccio e il trattamento sono indici di una potenzialità espressiva su cui la Giuria concorda nella volontà di assegnare il Premio di Produzione.
2000
Premio Speciale Ubu 2000
Assegnato nel 2000 a Fanny & Alexander, Masque Teatro, Motus, Teatrino Clandestino, Interzona di Verona.
Al Progetto Prototipo autogestito da Fanny & Alexander, Masque Teatro, Motus, Teatrino Clandestino a Interzona di Verona, nell’ambito della Biennale di Venezia per la pianificazione e lo svolgimento di una proficua esperienza di collaborazione fra giovani compagnie teatrali in uno spazio straordinario.
1997
Premio Coppola Prati 1997 a Fanny & Alexander
Assegnato nel 1997 dalla giuria composta da Mauro Avogadro, Giovanna Buzzi, Gianfranco Capitta, Vincenzo Consolo, Marisa Fabbri, Franco Quadri.
Giovanissimi all’anagrafe ma adulti nella pratica, come si addice alla loro generazione, i ragazzi di Fanny & Alexander – trini nell’immagine personale, ma restii a farsi riconoscere pubblicamente come singoli, delegando l’identità alla formula unica e binaria della sigla – coltivano ed esportano dalla natia “Romagna felix” un teatro forte del senso preciso di usare spazi antichi e cosciente della sua finzione, che forse per rafforzare l’incertezza della propria natura, privilegia la poesia e il canto, mentre incrocia i sentieri della performance e delle arti visive. In forma di fiabe drammatiche e di cori non esclusivamente di cappella, di private cronache immaginarie e di rituali, religiosi o mondani, magari profanati, le parti indivisibili del gruppo raccontano al microfono storie che sono le loro ma senza appartenergli, immedesimati fino alla appropriazione e straniati da morirne, nella recita, davanti ai loro cuori che sanguinano in apposite teche, misurando la propria vitalità con bibliche invasioni di insetti addomesticati, grilli dorati, brulicanti termiti. Ma quando Fanny & Alexander smettono di far spettacolo del proprio fascino, a volte uscendo dallo specchio di Alice, nell’oscurità della notte cara a Mr.Hide, taluni di loro si trasformano e, sotto il nome di Teddy Bear Company, infestano di presenze funerarie spazi dediti al peccato discotecale; ed eccoli, come disinvolte etere, attingere in tali sedi, grazie alla mera esibizione passiva dei corpi il “cum quibus” in grado di permettergli di giorno di riassumere, con ironia, le sembianze, il ruolo e il gioco dei deliziosi Fanny & Alexander, che tra poco riavrà inizio.
Premio Giuseppe Bartolucci 1997 per un gruppo emergente (Fanny & Alexander)
Assegnato nel 1997 dalla giuria composta da Franco Quadri, Paolo Ruffini, Cristina Ventrucci, Renata Molinari, Gianni Manzella.
Fanny & Alexander, ensemble di energia dirompente che dà rilievo in scena al senso nello spazio e alla contaminazione con le arti figurative. La presenza degli attori e delle voci, legate all’utilizzo di espansioni tecniche del suono, rasenta i confini dell’installazione, ma in un senso ambiguo, dove la drammaturgia consiste nella scomposizione di liturgie e culti. E con glaciale ironia tutto questo viene saldato in un ritratto di composta furia adolescente, con ampi richiami espressivi e visionarietà corposa. Non secondaria risulta la capacità di lavorare con altre realtà artistiche e di inventare nuovi modi di produzione.