L’INVENZIONE OCCASIONALE

presentazione e letture a cura di Tiziana de Rogatis e Chiara Lagani

 


 

Leggo sempre con trepidazione storie di donne, romanzi, diari, racconti di vita femminile che toccano fondali bui. Mi aspetto che qualcosa che pareva indicibile appaia miracolosamente sulla pagina, e i miracoli sono possibili, a volte accadono. Quando però sento che la storia di invenzione o di vita si preoccupa di essere “corretta”, mi ritraggo dispiaciuta, ci sento un difetto di scavo che le donne soprattutto non dovrebbero permettersi. Occorre sorvegliarsi, curare la propria individualissima espansione nelle terre interne che ci sono toccate in sorte, e lì trivellare cercando oltre il vocabolario accreditato. Meglio sbagliare con la lava incandescente che abbiamo dentro, meglio disgustare per questo, piuttosto che assicurarsi una buona riuscita ricorrendo a reperti scuri e freddi.
Elena Ferrante, La frantumaglia

 

Mi è stato chiesto, dalla direzione del Festival Contemporanea di Prato, di comporre per l’edizione 2019 un’azione, gesto o pensiero per la sezione Alveare, che ospita tutte artiste donne, eleggendo in qualche modo a tema questa particolare scelta sul femminile, ma in una maniera libera senza farne alcun obbligo di trattazione specifica. Ho ugualmente deciso di addentrarmi per la prima volta frontalmente in un terreno che ho sempre avvertito come delicato, talora per me scivoloso, ma fortissimo, quello del pensiero delle donne e sulle donne. Lo voglio fare attraverso un’autrice che è stata molto importante nel mio percorso degli ultimi anni, Elena Ferrante, e con la complicità di una delle migliori voci critiche, sempre credo e non a caso una donna, che ho avuto la fortuna di incontrare durante gli anni di studio dei quattri libri de “L’Amica geniale”.

Ferrante è un’autrice potente, sempre spiazzante e mai scontata per i lampi di viva luce che sa gettare sugli argomenti più fondi, accendendo grosse rivoluzioni interiori in chi legge. Il recente L’invenzione occasionale raccoglie i pezzi che sono usciti per un anno settimanalmente su The Guardian a firma dell’autrice. A partire da alcune di quelle pagine, con l’aiuto fondamentale di Tiziana de Rogatis, cercherò di attraversare alcuni dei suoi temi, capaci di «ripensare l’immaginario femminile come uno splendido graffito ancora parzialmente sepolto. Oltre il denso strato dell’immaginario neo-patriarcale, della retorica dell’emancipazione o dei buoni sentimenti: da lì si sprigiona L’invenzione occasionale» (Tiziana de Rogatis, dal risvolto di copertina del libro).

Chiara Lagani